Prendo atto del risultato bulgaro ottenuto e mi complimento col sindaco confermato Paladini. In qualche modo a Montefiorino abbiamo assistito alla rivincita della Prima Repubblica col sindaco rieletto che ha addirittura superato il suo mentore, il 93enne Ciriaco De Mita che, ricandidatosi sindaco a Nusco nel 2019, ha ottenuto 'solo' il 58% dei consensi. In ogni caso auguro buon lavoro alla nuova giunta, insieme all'auspicio che possa fare il meglio per la comunità di Montefiorino. Ribadiamo, nonostante alcune prese di posizioni errate da parte dei media locali, che Paladini non è certamente un uomo legato al centrodestra. Egli ha sostenuto il Pd nel 2018 e 2019 e ha lavorato per la riconferma di Bonaccini alla guida della Regione. Ogni narrazione diversa ha probabilmente contribuito a creare faziosa confusione nell'elettorato, a meno che ovviamente, non emergano anche a posteriori documenti che provino il sostegno di altre forze di centrodestra a Paladini stesso. Parallelamente sono soddisfatto della vittoria di Ropa a Zocca che la Lega ha appoggiato convintamente, del ballottaggio a Pavullo e dell'ottima prestazione di Gionata Magnani a Sestola, dove, con due consiglieri, la sua lista vigilerà sull'operato del Pd.
Davanti a ogni sacrosanta iniziativa pensata per incentivare le eccellenze imprenditoriali del nostro territorio, come quella motoristica, si alzano puntualmente le voci critiche dei soliti ambientalisti da salotto supportati da qualche benpensante che pensa di risolvere i problemi della viabilità e dei trasporti tra province solo con la bicicletta o con i monopattini elettrici. Forse pensano che i residenti della montagna possano venire a lavorare in città in calesse o a bordo di slitte trainate da renne. Costoro dimenticano che l'Emilia è diventata ricca e conosciuta nel mondo proprio grazie al trinomio Motori-Cultura-Gastronomia, proprio la ricetta che permette a questi eterni critici di sedersi e pontificare a vuoto su assurde teorie di decrescita felice. Se non gradiscono il Motor Valley, tornino a vivere nelle caverne e la smettano di proporre agli altri un futuro di indigenza. Non solo i motori sono Cultura e passione, ma rappresentano una delle spine dorsali della nostra economia. Senza dimenticare che incidono in modo minore sull'inquinamento rispetto ad altre fonti e che il 7% delle polveri sottili pare siano prodotte dall'usura dei pneumatici sulla strada. Mi chiedo come mai questi pasdaran di sinistra non si straccino le vesti davanti alla presenza a Modena di un inceneritore gestito da Hera che ogni anno brucia 240mila tonnellate di immondizia da mezza Italia. Per non parlare del tema dell'approvvigionamento elettrico acquistato dalle centrali nucleari dei cugini francesi.
L’ultima udienza di ieri del processo 'Grimilde' con le parole, come testimone della procura, del commissario Saverio Pescatore della Polizia di Bologna, sono l’ennesima dimostrazione di come a Brescello la presenza della criminalità organizzata non sia stata affatto arginata. Per Pescatore l'egemonia della famiglia Grande Aracri sarebbe ancora dominante a Brescello. Addirittura la cosca avrebbe trovato continuità di indirizzo politico, una dato che avrebbe agevolato la resistenza di una egemonia mafiosa. A fronte di queste affermazioni ci chiediamo come mai il commissariamento del Comune avvenuto appena 5 anni fa non abbia portato a un vero cambio di passo è una discontinuità netta col passato. A questo punto ci aspettiamo si faccia finalmente chiarezza sulla realtà Reggiana. Di fronte al tema della infiltrazioni il fattore tempo è decisivo