All'indomani del voto non posso che ringraziare i militanti della Lega per l'impegno profuso. Li ringrazio uno a uno perchè hanno dimostrato, ancora una volta, se mai ce ne fosse bisogno, che la Lega è una famiglia unita prima di tutto dall'amore per il territorio. Ripenso ai banchetti anche nei più piccoli Comuni dell'Appennino, alle tappe percorse in sella alle moto d'epoca, alle tante serate passate a confrontarci coi cittadini, guardandoci negli occhi e ascoltandoci l'un l'altro. Sono state settimane intense ed entusiasmanti. Il centrodestra domenica ha ottenuto un successo straordinario sia a livello nazionale che a livello locale, ma il risultato della Lega ha permesso di eleggere un solo senatore in Emilia Romagna e per poche migliaia di voti, nonostante il risultato migliore in termini percentuali fatto registrare nel collegio occidentale dove ero candidato, per la vastità del territorio il seggio è scattato in Romagna non permettendomi di proseguire il lavoro iniziato tre anni fa in Senato. Sono rammaricato soprattutto se questo risultato può lasciare in qualche modo delusi coloro che hanno visto nella mia figura un punto di riferimento per la difesa della montagna e delle aree interne, ma posso assicurare che il mio impegno sarà lo stesso anche se non siederò più nei banchi del Parlamento. Continueremo il confronto e le battaglie iniziate con la stessa forza e nello stesso modo, perchè la campagna elettorale per la Lega non è una stagione di promesse vuote, ma solo un riconfermare le fondamenta di un rapporto costante. Sono onorato di aver potuto rappresentare la Lega come capolista in questa campagna elettorale e ringrazio ancora Salvini della fiducia. Ho cercato di rispondere a questa chiamata nel migliore dei modi e spero di essere stato all'altezza delle attese. Da domani il percorso riprende per cercare di rendere il luogo in cui viviamo migliore e, pensando alle roccaforti di sinistra da 70 anni ancora presenti in modo immutabile in Emilia, un po' più libero.