Ben venga la Lorenzin a spiegare le ragioni della chiusura del punto nascite di Pavullo!
Riteniamo il ministro della salute Beatrice Lorenzin oggettivamente responsabile, per il suo ruolo istituzionale e per le idee in materia che da sempre esprime, della chiusura del punto nascite di Pavullo. La riforma della sanità penalizza come al solito le aree che già vivono situazioni di disagio: le periferie territoriali e soprattutto le montagne.
È per questo motivo che appoggiamo la richiesta di incontro di Maria Cristina Bettini, coordinatrice del Comitato salviamo l’ospedale di Pavullo.
Ci auguriamo che la Lorenzin non colga qualche pretesto per non partecipare. Se ha avuto tempo di sfruttare volgarmente la festa di San Geminiano per farsi vedere a Modena, non potrà esimersi dal confrontarsi su temi che sono di sua stretta competenza.
Qualora la Lorenzin dovesse purtroppo preferire una sola campagna “cittadina” dimenticandosi del suo ruolo da Ministro, i candidati al Senato della Lega Nord saranno ben felici invece di dare la loro disponibilità a partecipare ad un incontro con la cittadinanza presentando il nostro futuro piano di governo al riguardo della gestione dei punti nascite.
Per quanto ci riguarda le nostre idee sono ben chiare: le strutture ospedaliere periferiche non possono assolutamente essere depotenziate. E questo per due motivi: in primo luogo perché la sanità è un diritto per il quale i cittadini, anche quelli delle aree periferiche, pagano fior di tasse. E anzi, proprio gli abitanti delle aree periferiche, già penalizzati su tanti altri servizi, non possono vedersi privare di un punto di assistenza sanitaria fisicamente vicino e raggiungibile. In secondo luogo perché la chiusura di un ospedale, soprattutto in montagna, riveste il significato simbolico dell’abbandono di un territorio. Ricorda il ritiro delle guarnigioni romane dalle periferie dell’Impero. È il riconoscimento di fatto che certe zone non rientrano più nell’interesse dello Stato centrale e quindi un invito sostanziale a proseguire quel fenomeno di emigrazione verso i grandi centri della pianura che sta trasformando le nostre montagne in un deserto e la pianura stessa in un inferno inquinato.
Stefano Corti
candidato nel Collegio Uninominale Senato Modena U05
Cristina Girotti Zirotti
candidato nel Collegio Plurinominale Senato Modena U02