Il divario digitale nelle aree montane e, in particolare, l'impossibilità da parte di molti residenti in montagna di accedere ai canali televisivi del servizio pubblico, rappresenta un problema concreto per chi vive sull'Appennino modenese. Per questo la Lega ha presentato un emendamento in Parlamento, che vede anche la mia firma oltre a quelle dei colleghi Ferrero, Rivolta, Fagi, Tosato, Zuliani, Montani, Bagnai, Boghesi, Saviane e Siri, per istituire presso il Ministero dello sviluppo economico un Fondo da 20 milioni di euro all'anno per tre anni per la realizzazione di investimenti nelle aree montane e soprattutto per l'installazione di nuovi impianti radio-tv. Il sostegno alla montagna passa anche da questi aiuti concreti e dal rendere accessibile, e quantomeno decente, un servizio come quello televisivo, considerato normale per chi vive nelle altre zone del Paese. Da quando sono stato eletto in Senato ho sempre posto al centro la tutela dei diritti di chi coraggiosamente continua a resistere rendendo vivo il nostro Appennino. L'ascolto delle istanze dei cittadini della montagna passa anche dalla approvazione di emendamenti simili da parte di una maggioranza, e dal Pd in particolare, che ha riempito l'ultimo campagna elettorale di vuote promesse per lo sviluppo dell'Appennino