"Mentre il Governo si affrettava, all'indomani del primo lockdown, ad assegnare il bonus monopattino e il bonus bicicletta per chi vive in città, i residenti della montagna, dove i Comuni mai superano i 50mila abitanti, venivano ancora una volta dimenticati e abbandonati. Crediamo sarebbe doveroso a questo punto riconoscere loro un bonus carburante di almeno 50 litri al mese scontato da accise. Per i montanari, resi pendolari da una politica lontana dall'idea di investire per i territori montani, costretti ogni giorno a spostarsi per lavoro, per studio, per curarsi, o semplicemente per fare spesa e recarsi all'ufficio postale, quel bonus monopattino suona davvero come una beffa. Quello che il Governo dovrebbe prevedere sono fondi per investire sul lavoro e sulla competitività de territorio per non costringere chi vive nei territori di montagna a fare i pendolari ogni giorno. Questa sarebbe la vera svolta green che limiterebbe il serpentone di traffico quotidiano verso valle al mattino e verso monte alla sera, e consentirebbe di contrastare l'inesorabile fenomeno dello spopolamento della montagna e di tutto quello che comporta il mancato presidio del territorio. In attese di queste manovre, per equità e par condicio, ci aspettiamo un bonus carburante mensile che compensi il vantaggio assegnato a chi vive in pianura e in città. Del resto proprio i montanari sono una fra le categorie che più contribuisce al mercato dell'auto considerati i chilometri annui che devono percorrere". Così il senatore Lega Stefano Corti e la referente Lega per la Montagna Simona Magnani.