Con la deputata Laura Cavandoli abbiamo presentato un'interrogazione al ministro Speranza perchè si autorizzi una deroga di buonsenso all'ultimo Dpcm in favore degli spostamenti di quei cittadini che abitano in comuni al confine tra diverse regioni, come il caso del crinale tosco-emiliano. Ricordiamo che spesso si tratta degli stessi nuclei familiari separati da pochissimi chilometri l'un con l'altro. Non possiamo non dare voce, quindi, alla protesta lanciata dagli abitanti del versante appenninico modenese che chiedono di sanare un evidente paradosso normativo. Ovviamente, nessuno vuole derogare dal rispetto delle indicazioni sanitarie: gli spostamenti dovranno essere di andata e ritorno in giornata, per un massimo di 50 chilometri di distanza e con autocertificazione obbligatoria. Casi come quello di San Pellegrino in Alpe, con una piazza divisa a metà tra Emilia Romagna e Toscana, rappresentano l'esempio di come le regole non possono non tenere in conto le specificità territoriali: ne va della corretta dialettica tra Stato e comunità locali.