"La circolare inviata dalla Presidenza del Consiglio non esclude in alcun modo l’Anpi dalle celebrazioni del 25 aprile. Le associazioni partigiane e combattentistiche potranno quindi partecipare alle celebrazioni per il 75° anniversario della Liberazione, naturalmente in forme compatibili con l'attuale situazione di emergenza". Sembra incredibile ma in piena emergenza coronavirus sono queste le parole usate nella nota ufficiale dalla Presidenza del Consiglio dei ministri, parole che di fatto consentono all'Anpi di violare la quarantena per una festa trasformata da tempo dalla sinistra in una ricorrenza divisiva e che racconta solo una parte della realtà storica. Mentre gli italiani sono chiusi nelle loro case da due mesi, mentre si è impedito loro di celebrare la Pasqua o di dare l'ultimo saluto ai cari defunti, il Governo consente all'Anpi di scendere in piazza per il XXV Aprile. E' davvero uno schiaffo agli italiani, uno schiaffo nascosto dietro la parola Liberazione, usata strumentalmente per continuare a alimentare una costante caccia al nemico. Un nemico fascista che da tempo non esiste più in Italia, ma che la sinistra paradossalmente, dicendo di volerlo contrastare ne mutua metodi e atteggiamenti.