Le cronache locali degli ultimi giorni relative allo stato di salute del trasporto pubblico locale a Modena e provincia dipingono un quadro sconfortante, tra aumenti di tariffe, pochi mezzi disponibili e disagi diffusi che purtroppo si ripetono puntualmente. Non un bel biglietto da visita per il nostro territorio, un disservizio e una mancanza di rispetto nei confronti di pendolari, studenti e tutti i cittadini: è inutile puntare sulle premialità se poi l'azienda non dispone di mezzi e management adeguati. Anziché chiedere briciole a Roma a dispetto di 19 miliardi di residuo fiscale, Bonaccini dovrebbe prendere esempio dalle regioni governate dalla Lega, nelle quali i trasporti pubblici sono efficienti. Serve un cambio di rotta, con Lucia Borgonzoni e la Lega al governo dell'Emilia Romagna per trasformare l'attuale carrozzone in un servizio di qualità che la regione con il più alto Pil pro capite d'Italia si meriterebbe: con la Lega al governo della regione il trasporto pubblico ritornerà una priorità, con attenzione particolare e costi abbonamenti calmierati per le zone più disagiate come montagna e Bassa Modenese.